domenica 10 dicembre 2017
Figure retoriche - Perifrasi
È uno dei tanti giorni dedicati a Mercurio, durante l’undicesimo mese dell’anno nel borgo medievale sede della signoria dei Pio. Il nostro protagonista, che dal nome sembra provenire da una nota gens della Roma antica, esce da quell’istituto tanto prezioso per la sua cultura quanto odiato per l’ansia che trasmette, verso l’ora di pranzo e piove. Si fa strada a fatica nella ressa di giovani che non vedono l’ora di scappare da lì e inforca il veicolo a cui ogni giorno dona la forza delle sue gambe per riuscire a tornare a casa. Pedala sotto le gocce che picchiettano sull’asfalto: con una mano tiene il manubrio e con l’altra il piccolo pezzo di stoffa impermeabile tenuto su da un fragile tronco legnoso che si sferza tagliando il vento. Arriva bagnato nel luogo a lui più familiare. L’unica donna che si è sempre presa cura di lui gli ha preparato la solita miscela di verdure, fonte di tanti capricci. Mentre la mangia, alza lo sguardo dal recipiente pieno di minestra e si accorge che la madre ha cambiato la disposizione dei contenitori di suppellettili dello spazio in cui la sera si rilassa guardando la TV.
Laura Gavioli
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