È un mercoledì torbido e
grigio di novembre a Carpi. Pompeo esce da quella scuola ormai malata e senza
vita all’una e viene colpito da una pioggia addolorata e afflitta. Si fa strada
a fatica nella ressa di studenti e inforca la sua bicicletta orfana. Pedala
sotto la pioggia: con una mano perplessa e titubante tiene il manubrio e con
l’altra l’ombrello lamentoso. Arriva a casa bagnato. Sua madre gli ha preparato
il minestrone. Mentre lo mangia alza lo sguardo dal piatto divenuto ormai
squallido e si accorge che la madre ha cambiato la disposizione dei vecchi mobili
nel salotto assonnato.
Nessun commento:
Posta un commento