domenica 10 dicembre 2017

Interviste impossibili - Silla

driiiin!
Silla – Vengo ora dal ritirarmi. Pregherei di non recarmi disturbo, dal momento che ho chiuso con il mondo esterno.
Intervistatore 1 – Oddio ragazzi, questo ci manda in prigione!
Intervistatore 2 – Parla tu!
Intervistatore 3- No, dai, parla tu!
I 1 – Siamo mortificati, ma questo per noi è un articolo di tale importanza… siamo inviati dal liceo Manfredo Fanti. Potrebbe concederci alcuni minuti, rilasciandoci cortesemente qualche dichiarazione sulla sua carriera?
S – Chi siete??? Oh, va bene, accomodatevi pure, ma facciamo presto.
I 2 – Prestissimo, prestissimo!
I 3 – Innanzitutto, grazie della disponibilità. Volevamo cominciare chiedendole a quale classe sociale appatiene.
S – Beh, fanciulli, non avete mai notato il mio secondo nome? Chiaramente sono di nobile stirpe, provengo da una delle famiglie più aristocratiche di Roma. D’altro canto non potrebbe essere diversamente. Non posseggo certo due nomi, come qualche altro campagnolo che tenta di sopraffarmi. Invano, peraltro.
I 1 – Ah ah! Sapevo che non aveva ancora smesso di odiare Mario!
I 2 – Sta’ zitto e fai la prossima domanda!
I 1 – Desideriamo chiederle, inoltre, come avesse reagito all’ordine del Senato di andare a combattere in Oriente per sconfiggere Mitridate.
S – Non è stato facile giungervi, a causa delle contrapposizioni di quel Mario. Pensate che ero in procinto di partire ma ho dovuto arrestarmi e mi sono sentito obbligato a tornare a Roma a soffocare ogni accenno di rivolta da parte dei populares. E il vigliacco intanto sapete che faceva? Se la svignava!
I 3 – Ma alla fine è riuscito a raggiungere l’Oriente, vero?
S – Certamente, e, dopo 4 anni, ho vinto.
I 1, 2, 3 – Complimenti, che condottiero!
I 1 – Com’è stato il suo ritorno? In che stato si trovava la capitale?
S – Sarò sincero, è stato complesso. Dopo aver sconfitto il re del Ponto, anzi l’ex re del Ponto, non mi aspettavo che nella mia Roma avrei trovato tutti quei codardi che confabulavano da tempo. Per di più avevano anche eletto il loro capo come console, al mio posto! Ed è morto poco dopo, per fortuna.
I 2 – E dopo essersi auto-proclamato …ehm, mi scusi, dopo che il Senato la nominò dittatore a tempo indeterminato, come si mosse affinché solo a lei fossero affidate tutte le redini del gioco?
S – Stai forse insinuando che governare Roma sia come giocare? A dadi? A morra?
I 3 – No, signore, Dio…ehm gli Dèi non vogliano! Il mio collega si stava semplicemente domandando come agì per ripristinare l’ordine.
S – Dunque, sapete già della carica che mi sono imposto. Diciamo che mi sono dedicato a rivoluzionare Roma. Ho istituito normative alquanto discusse, ma delle quali non mi pentirò mai: il Senato doveva essere composto da persone a me vicine; i pochi populares rimasti non li tolleravo, e pertanto se a qualcuno capitava un Mariano sotto tiro… che venisse ucciso. Inoltre allargai i confini del pomerium, ammesso che sappiate cosa sia… Meno potere ai tribuni della plebe, e…ah! Consoli e pretori godevano solo dei poteri politici, non certo militari.
I 1 – Ci spieghi meglio, per favore, cosa sono queste “liste di proscrizione”…chi era tenuto a leggerle? Cosa contenevano?
S – Una mia invenzione contro i Mariani. Come vi ho detto dovevano sparire, quindi ho deciso di emanare queste liste contenenti i loro nomi. Che vengano ammazzati!
I 2 – Non le è parso un po’ troppo crudele?
S – Crudele?!
I 3 – No signor Silla, intendevamo crudele, ovvero preciso e rigoroso, quindi giustissimo.
S – Sì, ne convengo. Un atto da non poter repellere. Avete altre domande? Perché il tempo sta per terminare.
I 1 - Ha ragione,  la stiamo trattenendo più del dovuto. In effetti, però, avremmo ancora una questione da porle.
I 2 – Potrebbe illustrarci, molto brevemente, com’era composto e in particolare quali modifiche apportò al cursus honorem?
S – Si dice CURSUS HONORUM! Sostantivo maschile della terza declinazione, honor, honoris, comprendete? Fa parte del primo gruppo… ah, se foste dei latini e dei nobili come si deve, non fareste certo codesti errori.
I 1 – La preghiamo di scusarci, il mio compagno ha commesso un terribile errore a adesso starà zitto. Per noi è stato un immenso piacere fare la sua conoscenza…
I 3 – … è stato un uomo di grande ispirazione, e dagli ideali grandiosi.
S – Lo so, cari ragazzi, ma badate bene: il pericolo è là fuori, alle vostre spalle. Non si può mai sapere con assoluta certezza se gli animi dei Mariani si siano acquietati del tutto o se compaia ancora un barlume di ribellione in loro.
I 1, 2, 3 – Staremo costantemente all’erta, promesso!
S – Allora, arrivederci. E ricordate: viva i maiores!


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