Domenica 7 Gennaio 2018 : ore 2,35
Caro diario,
sono le 02:35 del sette gennaio del 2018, ormai prendere sonno è diventata un’impresa, invidio coloro che riescono ad addormentarsi appena posano la testa sul cuscino. E, credimi, le ho provate tutte, tanto che si può dire che ormai sono composta al 70% di tisane e camomile invece che essere composta al 70% di acqua!
Quindi, ho deciso di scriverti per fare qualcosa di diverso, che rompesse la mia monotonia notturna.
Devi sapere che ogni notte è sempre la stessa storia; devo combattere con le miriadi di pensieri: i miei desideri, anche quelli più improbabili (sperando si avverino); e le mie paure. Penso che a volte si ha paure di cose sciocche, quando le vere paure sono altre. Un esempio: scrivere un messaggio alla persona che ti manca è diventata una “mission impossibile”, ma, secondo te, non vale la pena rischiare ogni tanto?
“E se dovesse andare male?” questo è il motivo per il quale molti di noi non corrono il rischio. Ma pensate invece se le cose dovessero andare bene.
In tutti e due i casi voi farete una scelta che cambierà radicalmente la vostra vita, e prima o poi arriverà quella felicità che vi spetta, nascosta dietro l’orgoglio, la paura...il rischio; come quando è nuvoloso e noi crediamo che il sole non ci sia, quando invece c’è, se ne sta lì, nascosto dietro le nuvole perché qualcosa gli impedisce di farsi avanti ma poi esce. Questo per ricordare che c’è SEMPRE una via d’uscita.
Non c’è felicità se non c’è rischio. Perciò, è meglio rischiare piuttosto che stare in bilico sperando in una cosa che non esiste più o che magari esiste e stava aspettando solo un vostro primo passo.
Questa è solo una parte dei pensieri che faccio prima di addormentarmi, poi ci sono quelli più fetenti, quelli che ti tormentano l’anima, i pensieri fissi. Quella persona a cui non smetti di pensare, che è diventata la causa della tua insonnia.
Nel caso questa persona sia con voi allora penserete al primo incontro, al primo sguardo, al primo bacio, a tutte le cose che avete da fare insieme, sorridendo come degli idioti per quanto questa persona possa rendervi felici.
In caso contrario, purtroppo non si è felici e contenti come nelle fiabe, se da questa persona siete separati momentaneamente o peggio perennemente, penserete ai momenti trascorsi insieme, alle litigate, alla speranza di un ritorno, ad incolparvi ingiustamente. Spesso...è proprio a quest’ora che le lacrime senza che tu te ne accorga nemmeno ti rigano il viso, ed è in questo momento che ti senti solo, con la paura di non farcela quando invece supererai tutto.
Poi devo anche combattere con le mie speranze:
“E se mi stesse pensando anche lui”, “E se mi scrivesse?”, “E se prendessi un dieci nella verifica di matematica mi alzerebbe la media?”.
E infine il pensiero più scontato: “Cavolo, sono le 03:00 e non sono ancora riuscita ad addormentarmi”. Allora ti metti lì a fissare il buio con la speranza di addormentarti.
-Tratto da una storia vera.
Giada Capobianco
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