CONTRASTI
(Clarissa Salvaggio 2^M)
Uno dei momenti che ho apprezzato di più di quest’anno è accaduto quando
eravamo in autobus diretti verso Ravenna. Io e Noemi, come quasi in ogni gita, eravamo sedute accanto e prese
dalla noia e dalla stanchezza di un viaggio che sembrava
non finire mai, invece di continuare ad essere terribilmente asociali e tenere
i nostri auricolari, abbiamo avuto
un’idea migliore.
Gli auricolari in realtà non
sono stati eliminati del tutto.
Abbiamo deciso di condividere i nostri generi musicali
preferiti e parlare di vari artisti che non rientravano nei gusti che sapevamo
già di avere in comune.
È stato fantastico perché
quando si scoprono le preferenze (soprattutto musicali) di una persona è come
se si stessero leggendo le istruzioni degli ingranaggi della sua mente. Mi sono sentita subito più legata a
lei, sentivo di conoscerla di più.
Sembrerà banale, ma penso
che sia tremendamente facile dare semplicemente dei consigli o dire le proprie
preferenze in questo ambito, senza aggiungerci un peso, un sentimento, un
significato.
È invece meraviglioso quando
in un dialogo si creano dei contrasti
di opinioni.
I contrasti in una
discussione sono come le parole in una canzone. È vero, non a tutti importa
effettivamente del significato, ma come può rimanerti impresso qualcosa se non
ha creato almeno un po’ di “caos distillato” nella tua mente?
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