lunedì 4 giugno 2018

UN GIORNO DI SOLE


Ormai quest’anno scolastico è giunto al termine e posso dire che come classe abbiamo combinate di tutte i colori, sia di belle che di brutte.
E sono stati proprio questi momenti a rafforzare la nostra amicizia e la nostra unione. Ognuno potrà ricordare un momento diverso nell’arco di questo anno in cui ha detto di non volere nient’altro, che per quel minuscolo lasso di tempo tutto era perfetto e che non avrebbe cambiato nemmeno i difetti più insignificanti.
 Nel mio caso, quel momento è avvenuto a novembre quando io e la classe eravamo diretti a “Montesole”. Una volta arrivati gli organizzatori ci hanno disposto in cerchio. Prima di tutto sono stati consegnati dei fogli con delle tabelle in cui in ogni tabella c’era scritto un hobby e noi dovevamo scrivere il nome del compagno che si dedicava di più a quell’hobby,
 tutti sapevano bene o male dove collocare ciascuno e questo a parer mio ha fatto anche capire bene quanto ci conoscessimo.
 Subito dopo abbiamo fatto un gioco dove più di noi dovevano rimanere in equilibrio su una sedia e man mano che si aggiungevano compagni la situazione incominciava a divenire alquanto imbarazzante. Ma l’ultima attività che abbiamo trattato è la ragione che dà vita a questo testo, i due organizzatori ci hanno chiesto di parlare del nostro rapporto classe, che persone ci reputiamo se la nostra è amicizia o se siamo solamente compagni di banco e se siamo disposti a collaborare l’uno con l’altro.
Ed è proprio in quel momento che tutti hanno dato un’opinione al riguardo senza considerare i giudizi altrui e senza aver paura di sbagliare. Ho capito che dovevo tentare, senza pensare alle conseguenze, ho espresso anch’io una mia opinione al riguardo e quando ho finito mi sentivo come quando trattieni il respiro per troppo tempo per rilasciare tutto in una volta sola, un senso di libertà.
Quel momento mi ha aiutato a combattere la mia timidezza, penso che questa giornata sia servita anche agli altri e a quelli timidi quanto me. Quello è stato il momento in cui mi sono sentito veramente felice per qualcosa che avevo fatto, anzi, per qualcosa che avevamo fatto.uello è q

Garuti Alex

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