giovedì 25 gennaio 2018

All'origine di tutto...

...c'è stata una poesia di Salvatore Quasimodo, Specchio, letta ed analizzata in classe, sotto la guida di tre studenti.


Ed ecco sul tronco
si rompono le gemme:
un verde più nuovo dell'erba
che il cuore riposa:
il tronco pareva già morto,
piegato sul botro.

E tutto mi sa di miracolo;
e sono quell'acqua di nube
che oggi rispecchia nei fossi
più azzurro il suo pezzo di cielo,
quel verde che spacca la scorza
che pure stanotte non c'era. 




Ed ecco, alla Prof. è venuta un'idea: perché non raccontare anche noi - in poesia ma anche in prosa - il nostro, personalissimo, "e sono quel"?

I testi che seguono sono stati svolti come compito a casa.
Buona lettura.


Fotografia


La macchina fotografica 
della dilettante
fotografa
dalle ciocche del 

tramonto.
Cala la notte. E 
io sono quella fotografia
scura. 

Clarissa Salvaggio

mercoledì 24 gennaio 2018

COLORE

Colori effusi echeggiano,
liberi sulla tavolozza;

Cercano una forma,
urge un'identitá,
si dimenano implacabili:
vogliono essere i protagonisti
del loro dipinto.

Figure si accastastano
senza trovare un equilibrio,
senza darsi pace,
nel caotico candore 
della tela immacolata. 

E io sono parte
di quei colori confusi,
in cerca di chi diventare,
plasmata dalle sagge pennellate
di un umile pittore.

Laura Gavioli

Cioccolato

Vita silenziosa
e cioccolato amaro
più è aspro più apprezzi il mielato.

E io sono quell' individuo
che ammiro con serietà.

Marisa Liao

La notte


Soffia il vento gelido d'inverno
la luce della luna
splende luminosa
io sono quella bambina
accanto all'albero
che ascoltando i suoni degli insetti

ritrovo la serenità dentro di me.

Sofia Liao

Penna


Assottiglio gli occhi, sbatto le palpebre, osservo con attenzione, il cuore si ferma, anzi no accelera, o forse rallenta; il fiato é trattenuto, sospeso tra tutte le parole desiderate, pensate, fantasticate, amate, vagheggiate,odiate.
Distolgo lo sguardo, scrocchio le dita, metto la ciocca dietro i capelli, mi preparo, ecco sono pronta. É il mio momento: <I-io ...>
Sono in piedi, ferma a guardarmi intorno; centinaia di ragazzi mi passano di fianco, mi guardano ma non mi vedono. 
Lui mi ha guardato, ha spostato gli occhi e mi é passato di fianco. Forse neanche sa chi sono però io lo so chi è lui. E in quel preciso momento io mi sentivo come una penna scarica: per me non c'è un lieto fine.

Iman Kamali

Spengo la luce

Spengo la luce, resto qua solo
lascio l'impronta sopra il mio cuscino
vorrei una cosa, giuro una solo
chiudere gli occhi e riaprirli il mattino
e trovare te qua di fianco, sapere che intanto
mi posso fidare come quando mi dicevi "Calmo dai che non è niente"
ti credevo solo perchè tu eri tanto.

E io sono quel pazzo che ti rincorrerebbe ovunque
quello che se tu fossi di là da un muro ti raggiungerebbe 
a costo di grattare con le unghie
a costo di non arrivare al dunque
a costo di restare solo ed isolato come in un bunker.

Nico Code

Palestra


martedì 23 gennaio 2018

Il mare

si muove il mare
castelli e scritte sulla sabbia distrutti 
e io sono quell’onda 
che crea confusione
e allo stesso tempo 
tranquillizza con il suo rumore 


Simoniello Martina

Senza titolo - 23/04/2017

È buio ma la luna è sempre lì, oggi è piena
È l’una e io sono ancora qui, senza fare pena

Leandro Moscol

Gara al mare

I bambini sono pronti a
gareggiare, ecco il primo
cerchietto grigio che sfreccia
sopra il riflesso dell’azzurro cielo:
non ha più spinta e
cade nelle profondità oscure
del mare.

Mi sembra tutto una magia:
io sono quel guizzo
che rimbalza tante volte
sfiorando lo specchio d’acqua
come una piuma.

Tuffi, voli, poi giù nel blu

più profondo tra le urla dei bambini.

Pier Paolo Pedrielli 

Specchio rovinato

Piccola cicatrice
di un cuore ormai infranto, 
vita perfetta,
profusione di rimpianto.
Ed io sono lo specchio,
vestito, ormai dipinto, 
indice smarrito
di qualcosa mai esistito. 

Giada Mari

STADIO


Goal all'ultimo minuto.
Lo stadio esulta,
la curva canta
e i giocatori festeggiano.
E io sono quel povero
tifoso dell’altra squadra
deluso perché non si vince mai.
GT

Batteria

Suono, pausa, suono;
dita levarsi, si scuotono chiome.
Suono, pausa, suono, e nuova pausa.
E’ buio intorno, è buio nell’auto
la radio risponde carcassa sonora.


E sono quel colpo improvviso
che batte il suo legno su pelle
dà il ritmo a una nuova giornata
tra banchi studenti e bidelle.

Il braccio costante accompagna
la carica che ora mi preme;
ma se non ci fosse il silenzio
starebbe la musica insieme?



laProf.

Estate

E tutto mi ricorda l'estate,
e sono quel sole accecante
che rallegra le giornate ombrose con il calore,
quel giallo che si fa breccia nell'umore delle persone.
                                                                         
                                                                          Baldo Laura

Lago

Lago, dentro il tuo regno
si trovano diverse creature,
l'uno predatore dell'altro.
ecco un cigno che
con la testa irrompe
nella tua acqua e 
ne riemerge con un pesce 
nel becco, pronto ad essere inghiottito.

Nella mia vita 
io sono quel pesce, 
che pur facendo
ogni sforzo possibile,
non riesce a scappare
dal becco dell'imponente cigno.

Giada Gorreri 

Giornata


Sonno profondo

Disteso sul letto
un silenzio idilliaco mi sfiorava
in un nero più oscuro della pece
ove il mio spirito giace,
gli arti parevano più solidi e indolenziti.   
La mia stanza nell'oscurità
si credeva una reggia
dove il silenzio rimbombava ;
io sono parte di quella reggia
accompagnato da un silenzio assordante
che pure stanotte mi farà chiudere gli occhi

Garuti Alex

L'arcobaleno

Solare come il sole
risplendo sul paesaggio,
rianimo ciascun'anima
dopo attimi di pianto
annuvolati fra le nuvole
e poi scesi dal blu cielo.

Colmo di speranza,
gli ammiratori mi ammirano
finché non svanisco
deludendo ogni deluso,
malgrado non volessi.

Io sono quel fenomeno,
criticato dai critici
e amato dai segaci.

Ma benché se ne dica,
rimango sempre un fenomeno.


Alessio Grimaldi

Lacrime Nere

L'inchiostro nero
e un animo inquieto
si uniscono in un vortice di parole.

E io sono quella biro scarica,
stanca di scrivere 
sulle interminabili
pagine della sua esistenza.

SISSI CARUSO

Amore amorfo

I mille tratti tracciati
compaiono e spariscono
come le nuvole che si
dissolvono nell'azzurro
immenso del cielo.


E io sono quella matita,
accarezzata ogni giorno
e i miei sentimenti esprimono
una gioia di mille forme.




Elisa Hu

L’inverno

Ed  ecco per terra i primi fiocchi di neve 
 brillanti e ghiacciati,
 con quel paesaggio pacato
 come per rincuorare gli animi.
E tutto mi sa di magico, 
E tutto mi sa di inverno,
di quel sole che d’estate 
riscaldava i colpi sulle spiagge 
 ne rimane un misero fascio di luce 

Giulia De Luca

NEVE


Montagna alta 
e imponente:
casa di molti,
spaventosa per altri.

Io sono la neve: 
il tuo mantello.
rara e divertente,
fredda e silenziosa.
Il corpo stabile di un uomo 
col naso di carota.

                                    LAURA STRAVAGANTI

CARTA SCARTO

Il bidone abbandonato
piange cartacce contorte
che la scarpa calcia
il vento schiaccia
il cane annusa.

E io sono quel pezzo di carta
un tempo discorso del presidente
messaggio segreto d’amore
schizzo del genio pittore
appunti dello studente.
                                                                                                        
                                                                                             AURORA CORRADI

lunedì 22 gennaio 2018

Fine capitolo

Immagini sfocate
walzer di lettere
frecce nel cranio
trecentoquarantanove
trecentocinquantacinque
poi bianco.

E io sono quel foglio
che segna la fine
e l'inizio di una storia
senza contenuto
senza significato
fonte di sospiri.

Noemi Masetti

mercoledì 17 gennaio 2018

Diario dei pensieri che faccio prima di dormire - 7

Caro diario,
eccomi di nuovo qui a raccontarti un'altro po' di me. Oggi voglio dimostrarti quanto sei importante per me raccontandoti qualcosa di molto intimo e di cui, lo ammetto, a volte mi vergogno; qualcosa senza cui non riesco a finire le mie giornate.
Vedi potrò sembrare un po' immatura ma ogni sera, subito dopo essermi coricata a letto come una bambina,ho l'abitudine di immaginare tante Iman: dalla più timida e scostante alla più coraggiosa e audace; tutte con vite diverse, con sogni diversi e sopratutto in situazioni diverse. 
La mia vita è stata segnata ad innumerevoli eventi, pensieri, sentimenti, a volte puramente casuali, che però mi hanno resa ciò che sono oggi: con i miei difetti e i miei pregi. Quindi io mi chiedo: chi sarei se avessi agito o reagito in maniera diversa in una qualsiasi situazione? Se avessi detto parole diverse? Se fossi nata in una famiglia diversa? In un'altro paese? Chi sarei? 
Per me questi non sono pensieri pesanti o tristi, no, anzi immedesimarmi in tante vite diverse mi emoziona, mi fa distogliere un attimo lo sguardo dalla quotidianità; è come la favola delle principesse che viene raccontata alle bambine prima di andare a letto. Ci sono volte che provo a immaginare una mia giornata da grande: potrei svegliarmi in orario e prepararmi per poi uscire a fare colazione fuori; magari prima ancora di entrare nel bar incontro un'amica, forse stiamo un po' insieme a ricordare le brutte figure fatte da giovani. Potrei alzarmi giusto in tempo per andare a lavoro o forse potrei perdermi nelle parole e arrivare tardi.  Finito poi, salirei nella mia bellissima auto e potrei chiamare vecchi amici per uscire insieme la sera o potrei far venire un paio di amiche da me. Andrei comunque a letto tardi, o potrei addirittura stare tutta la notte sveglia per poi sembrare uno zombie il giorno dopo; potrei litigare con la vicina di casa per il troppo rumore e avere un mal di testa e ...
Ogni sera una storia diversa in tempi diversi: posso immaginarmi le mie reazioni su nuovi eventi immaginari collocandoli nel passato o immaginarmi qualcosa che mi cambierà totalmente la vita, qualcosa che mi farà sentire realizzata. 
Ci sono volte però che non ho bisogno di qualcosa di nuovo, piuttosto qualcosa di vecchio, nostalgico, che era mio ma non lo è più. Allora chiudo gli occhi e rivivo momenti, emozioni che mi rilassino. 
Sai caro diario, ti sto parlando del mio momento preferito durante la giornata e a volte mi piace così tanto la storia che sto vivendo, che perdo il sonno e l'unica cosa che voglio è stare sdraiata con gli occhi chiusi a vivere la mia magia.
‏IMAN KAMALI